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L'Italia accelera sull'installazione di colonnine di ricarica: +32% nel 2024

L'Italia accelera sull'installazione di colonnine di ricarica: +32% nel 2024

L'Italia sta finalmente accelerando sull'installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Secondo i dati più recenti, nei primi quattro mesi del 2024 il numero di punti di ricarica è aumentato del 32% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Attualmente, la rete italiana conta oltre 50.000 punti di ricarica pubblici, di cui circa 7.000 ad alta potenza (almeno 100 kW). La crescita è stata particolarmente significativa lungo le autostrade, dove il numero di stazioni è più che raddoppiato nell'ultimo anno.

Questo sviluppo è in parte attribuibile ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha allocato 740 milioni di euro per l'installazione di infrastrutture di ricarica su tutto il territorio nazionale. Il piano prevede di raggiungere 100.000 punti di ricarica entro il 2026.

I principali operatori attivi sul territorio sono:

  • Enel X Way con circa 20.000 punti
  • Be Charge con oltre 10.000 punti
  • A2A con circa 8.000 punti
  • Tesla con la sua rete Supercharger, ora parzialmente aperta anche ad altri marchi

Nonostante i progressi, permangono alcune criticità. La distribuzione geografica è ancora disomogenea, con una concentrazione maggiore nel Nord Italia. Inoltre, la burocrazia rimane un ostacolo significativo per gli operatori, che spesso devono attendere mesi per le autorizzazioni necessarie.

Gli esperti concordano che una rete di ricarica capillare e affidabile è fondamentale per accelerare l'adozione di veicoli elettrici. In questo senso, l'Italia sta facendo progressi significativi, anche se c'è ancora molta strada da percorrere per raggiungere i livelli di Paesi come Norvegia e Paesi Bassi.